It Ain’t Necessarily So (tradotto: “Non è necessariamente così”) è una canzone popolare con musica scritta da George Gershwin e testi di Ira Gershwin, fratello maggiore del compositore. Lo spartito viene dall’opera Porgy and Bess (1935), e tratta temi molto vicini al nostro periodo storico dove un trafficante di droga esprime le proprie opinioni e i propri dubbi su diversi argomenti della Bibbia.
La partitura è stata un grande successo australiano nel 1965 per il cantante Normie Rowe, raggiungendo il numero 5 sulle singole classifiche australiane in quel tempo. Nel 1984 la canzone è stata pubblicata come singolo dalla band inglese Bronski Beat con Jimmy Somerville come cantante arrivando a ricoprire la sedicesima posizione nella classifica dei singoli del Regno Unito.
IT AIN’T NECESSARILY SO
da Porgy and Bess, di Gershwin
Spartito gratis per Tromba e Percussioni
Compositore: George Gershwin
Arrangiatore: Fabrizio Bartolini
Organico: Tromba, Percussioni (Vibrafono, Marimba)
Genere: Jazz & Blues
Difficoltà: Medio Alta
Il Maestro Fabrizio Bartolini ci propone un arrangiamento molto particolare di questa partitura per gli allievi della Scuola Media ad Indirizzo Musicale: delicato, accattivante, dolce e incisivo allo stesso tempo, per Tromba, Vibrafono e Marimba dandoci una sua versione di It Ain’t Necessarily So, dedicandolo al Fratello Luigi, trombettista di spiccata carriera.
L’arrangiamento inizia con una piccolo introduzione di Marimba, mentre Tromba e Vibrafono accompagnano pizzicando e appoggiando note di armonia; il tema principale (che si ripete per due strofe nella partitura), è affidato alla tromba che con cattiveria ed eleganza entra in scena con i suoi “glissati”. Successivamente il tema passa al Vibrafono e la Tromba accompagna con la Marimba. L’allegro giocoso è un vero e proprio duetto tra le parti che, come in un botta e risposta animato, si trovano d’amore e d’accordo dopo 6 battute.
Le armonie di It Ain’t Necessarily So vengono marcate dalla Marimba, che impetuosa, non lascia mai la Tromba e il Vibrafono per tutto il brano. Il finale dello spartito è una vera e propria sorpresa dove l’esposizione del tema viene proposta da tutti e tre gli strumenti, per poi terminare con l’ultimo richiamo a quelle magnifiche armonie che solo George Gershwin poteva regalarci.
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a sostegno di Medici Senza Frontiere.