Il testo di Away in a Manger (letteralmente ‘Lontano in una mangiatoia’) fu pubblicato per la prima volta nel 1885 da James Ramsey Murray, insieme ad una musica composta da lui, ma attinta abbondantemente da un’opera giovanile di Johann Strauss Jr. Il testo fu erroneamente attribuito a Martin Lutero, solo per il fatto che veniva riportata una sua presunta ninna nanna. Lo spartito completo ha trovato larga eco in ambito americano.
Ma circola un’altra versione, più famosa, nella quale lo stesso testo veniva utilizzato con una musica diversa, composta da William James Kirkpatrick nel 1895, ed utilizzata soprattutto in territorio anglosassone. Anche in questo caso le note dello spartito sono frutto di una “ispirazione” classica, tratte da un brano di Jonathan Spilman. La musica del brano di Murray è nota con il titolo ‘Mueller’, quella di Kirkpatrick con il titolo ‘Cradle Song’.
AWAY IN A MANGER
Canto natalizio tradizionale
Spartito gratis per Quartetto di Flauti
Compositore: William James Kirkpatrick
Arrangiatore: Anonimo
Organico: 4 Flauti
Genere: Canti Natalizi
Difficoltà: Intermedia
L’arrangiamento che vi stiamo proponendo utilizza la seconda versione di Away in a Manger, quella di William James Kirkpatrick. La sua struttura ricalca l’assoluta simmetria del tema, su cui è interamente impostata. Composto di 8 battute e due semifrasi da 4, ed interamente affidato al flauto 1, nella sua seconda esposizione il tema viene modificato solo per conferire alle ultime due battute una maggiore conclusività, rispetto alla prima volta.
Lo spartito riporta queste due esposizioni tematiche due volte, in maniera che il materiale melodico ed armonico possa essere rielaborato, in funzione di una maggiore varietà. La prima proposta tematica prevede un ingresso progressivo dei quattro i flauti, a partire dalle prime note isolate della melodia. La seconda proposta parte già a pieno organico, e sonda nuove armonie in un registro più acuto. Questa versione di Away in a Manger, prevista per ensemble di flauti, ben si adatta anche ad altri organici, se trasportata in altre tonalità (per il violino, ad esempio, un do maggiore).