Lo spartito della Sinfonia n.5 in do minore op. 67 di Beethoven consta di 4 movimenti 1) Allegro con brio 2) Andante con moto 3) Allegro 4) Allegro. Sempre più allegro. Presto. Fu composta tra il 1804 ed il 1808 ed eseguita per la prima volta a Vienna, il 22 Dicembre del 1808, nell’ambito di un concerto di 4 ore, che comprendeva altre sinfonie beethoveniane. La parte nota a qualsiasi tipo di pubblico è certamente quella iniziale: l’incipit di quelle 4 note che seguono una pausa di croma ha fatto sognare i più romantici per intere generazioni, nell’illusione che Beethoven avesse davvero pronunciato le fatidiche parole: “Così batte il Destino alla porta”.
In realtà questo aneddoto, riferito dall’amico Anton Schindler, non è altro che una leggenda romantica, e farne a meno non significa affatto rinunciare alla terribile potenza sprigionata dall’esordio di quello spartito, il cui segreto è tutto nella pausa iniziale, quel momento in cui le forze sonore si radunano silenziosamente prima di rilasciare tutta la loro carica propulsiva sulla spinta di un gesto direttoriale in grado di sciogliere la tensione, e al contempo, trattenerla.
SINFONIA N.5, Beethoven
Spartito gratis per Pianoforte a 6 Mani
Compositore: Ludwig Van Beethoven
Arrangiatore: GC
Organico: Pianoforte a 6 Mani
Genere: Musica Classica
Difficoltà: Abbastanza Facile
In questo arrangiamento, scritto da Giuseppe Cataldi per allievi di Scuola Media ad Indirizzo Musicale, della Sinfonia n.5 viene presa in considerazione solo la parte iniziale del primo tempo. La tonalità di do minore viene mantenuta, ma il 2/4 beethoveniano diventa un meno sollecitante 4/4. Alla prima esposizione del nucleo tematico partecipano tutti e 3 i pianisti, in zone diverse del pianoforte.
Lo svolgimento del primo tema della Sinfonia n.5 è invece affidato al piano 1, mentre gli altri accompagnano. Dopo che il nucleo viene esposto una seconda volta, ad esporre il tema contribuiscono complementariamente il piano 2 ed il piano 3, approfittando della direzione discendente della melodia. Quando il disegno melodico dello spartito comincia la sua inesorabile risalita, è il pianoforte 1 a riprenderne le sorti.
Il piano 2 procede ad incalzare con figurazioni di semiminime, ed il piano 3 contribuisce alla carica tensiva dell’episodio arricchendo ritmicamente i momenti in cui la melodia si concede piccole stasi prima di altrettante ascese. Seguono tre disegni discendenti, cominciati dal piano 1 e continuati dal piano 2 (per ragioni di contingenza geografica), che introducono, in questo arrangiamento, il finale in classica cadenza. Questa versione della Sinfonia n.5 è adatto ad allievi di fine primo corso, semplice a livello di note, leggermente complesso in quanto ad insieme.