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God Rest ye Merry Gentlemen

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    God rest ye merry, Gentlemen, nell’elenco dei canti natalizi più noti non può mancare . Pur non essendo il titolo molto diffuso in Italia, è un canto che rappresenta un imperativo categorico nei concerti dell’oltremanica, e non solo. Anche i cantanti più moderni si sono voluti confrontare con questa melodia, per ricavarne esecuzioni originali, alcune delle quali davvero insuperabili. Stiamo parlando di artisti e gruppi del calibro di Black Sabbath, Bing Crosby, Mariah Carey, Ella Fitzgerald, Jethro Tull, Antonella Ruggiero, Neri per Caso, Annie Lennox, Mario Biondi.

    Dello spartito originario si sa molto poco. God rest ye merry gentlemen è un antico canto proveniente dalla tradizione popolare inglese, datato probabilmente tra il XV° ed il XVI° secolo. Le prime testimonianze del testo si trovano nella raccolta Ancient Mysteries Described di William Hone, ma la prima pubblicazione della partitura avvenne ad opera di William B. Sandys, che nel 1823 mise in stampa una sua raccolta di Christmas Carols Ancient and Modern. Un’altra citazione, di 20 anni successiva, è quella presente nel celebre racconto di Charles Dickens: ‘Il Canto di Natale’.

    God Rest Ye Merry Gentlemen | Partitura per orchestra scolastica

    Arrangiamento di Ernesto Moretti

    God Rest Ye Merry Gentlemen | Partitura per orchestra scolastica

    Arrangiamento di Castaldini

    Nell’arrangiamento di Castaldini, pensato per orchestre di Scuola Media ad Indirizzo Musicale, la melodia di God Rest Ye Merry, Gentlemen è affidata ad una voce (o ad uno strumento il cui timbro, registro, ed estensione ne consentano l’esecuzione). Il violino si esibisce in una seconda linea di canto che nella prima parte dello spartito si differenzia notevolmente dall’andamento melodico della linea principale, mentre nella seconda ne segue il percorso orizzontale, assecondando parallelamente ascese e discese. Ritmicamente la linea del violino riposa quando quella del canto non lo fa, e viceversa.

    Le chitarre vengono divise in tre sezioni: le chitarre prime eseguono la parte più difficile delle tre, rafforzando i tempi forti con sonore sottolineature del levare di ognuno di loro; le chitarre seconde si limitano ad eseguire figurazioni di minime; ed infine, le chitarre terze, accompagnano con bassi in semibrevi. I pianoforti si dividono in due sezioni, anche in questo caso differenziate per difficoltà: i pianoforti primi seguono figurazioni simili a quelle della chitarra, con qualche agilità in meno; i pianoforti secondi si limitano a disegni comprendenti minime e semiminime. Le percussioni comprendono due rullanti, un cymbalon, ed accompagnano il brano, ravvivando la partitura soprattutto dove la melodia respira.

    Arrangiamento per orchestra scolastica di God Rest ye Merry Gentlemen

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