Che il suono di Jimi Hendrix non si possa riprodurre, è vangelo, nel nuovo testamento del rock.
Ma da oggi, la distanza fra mito e realtà si accorcia, grazie alla nuova proposta lanciata sul mercato dalla Fender: Stratocaster, la chitarra più amata, consumata e maltrattata da Jimi, ora prende il suo nome e ricopia le caratteristiche degli strumenti che ha suonato, rendendoli celebri.
L’originalità delle chitarre di Hendrix nasceva dall’alterazione: essendo mancino, doveva smontarle e ricostruirle a misura delle sue mani, invertendo l’ordine delle corde. In questo modo i bassi prendevano più spazio di corda tra capotasto e meccanica, generando più tensione e quindi sonorità più dense. I cantini, invece, con meno superficie e meno tensione rispetto a quella di ogni altra chitarra, determinavano la particolarità di quei bending e vibrati, che lo rendevano riconoscibile al primo ascolto.
Stesso discorso per il pickup al ponte invertito, che apriva la strada a diverse coloriture armoniche.
La Jimi Hendrix Stratocaster ricopia questa formula chimica, offrendo la paletta reverse, che dà più tensione ai bassi e meno ai cantini, mentre il pickup invertito American Vintage ’65 “grey bobbin” permette a un destrorso di suonare come fosse un mancino.
Altre caratteristiche: corpo in ontano, manico e tastiera in acero, 21 tasti medium jumbo e raggio di curvatura da 9,5”, tre pickup single coil american vintage ‘65 “grey bobbin” di cui quello al ponte con angolo invertito; serigrafia sulla placca di giunzione e firma di Hendrix sul retro della paletta.
Il tutto, alla modica cifra di € 810, che rende il sogno di ogni hendrixiano accessibile a ogni fascia di mercato: sia professionisti che giovanissimi asceti.
Certo, non basteranno una chitarra e una passata di lacca sui capelli, per indossare la pelle del genio, ma questa chitarra darà l’opportunità di sentire nelle mani la Jimi Hendrix Experience: l’ebrezza di suonare al contrario, come posseduti da un’ispirazione diabolica!