Nel 1975 il regista di thriller Dario Argento decide di fare il grande salto e gettarsi anima e corpo nell’horror. Lo fa con Profondo Rosso, un film che pur conservando una trama complessa vicina al mondo del giallo, contiene elementi macabri e cruenti inediti. Tra i molti elementi innovativi, spicca, per ciò che ci riguarda, la volontà di introdurre all’interno di questo genere nuove sonorità rock, metal, elettroniche, e psichedeliche, in grado di supportare le atmosfere con impianti timbrici densi di ansia e tensione, e di creare musica paurosa quant’altre mai.
Dario Argento chiese inizialmente al pianista jazz Giorgio Gaslini di comporre musiche adatte alle atmosfere che intendeva esprimere. Insoddisfatto del risultato, ascoltò le demo di un gruppo rock che gli era stato proposto, e ne rimase affascinato. Erano gli Oliver, che per l’occasione cambiarono nome e divennero i ‘Goblin’. Non solo realizzarono le partiture per le musiche mancanti del film, ma arrangiarono ed eseguirono anche quelle che Gaslini aveva già ormai terminato. Il più famoso brano tra le 7 tracce dell’Album che ne nacque è quello che porta il titolo del film. ‘Profondo Rosso’ fu pensato e realizzato in una sola notte, all’interno di uno scantinato romano, e deve la sua fortuna non solo al background culturale dei Goblin, intrisi di jazz, prog rock, e heavy metal, ma soprattutto a quello straordinario ostinato in 7/4, alla linea cupa del basso, e alla trovata dell’organo che squarcia improvvisamente l’atmosfera, precipitandola dall’inquietudine al terrore.
PROFONDO ROSSO
dall’omonimo film di Dario Argento
Partitura gratis per Orchestra Scolastica
Compositore: Goblin
Arrangiatore: GC
Organico: Chitarra, Flauto, Percussioni (Glockenspiel, Xilofono, Celesta, Batteria), Pianoforte (Tastiere)
Genere: Colonna Sonora
Difficoltà: Alta
Potrebbe sembrare un po’ ardito proporre un brano simile all’interno di un contesto scolastico, ma può invece risultare un’esperienza entusiasmante per i ragazzi, che nonostante siano decisamente di un’altra generazione, conoscono bene il motivetto horror di Profondo Rosso. L’arrangiamento per orchestra di Scuola Media ad Indirizzo Musicale, realizzato da Giuseppe Cataldi per un organico formato da flauti, chitarre, pianoforte (tastiere), e percussioni, punta a riprodurre le atmosfere dello spartito originale, proponendo alcune integrazioni.
Innanzitutto il 7/4 è stato suddiviso in ¾ + 4/4 per una più facile organizzazione dell’insieme, mentre la tonalità della partitura resta la medesima: la minore. L’ostinato iniziale è affidato alle tastiere, impostate per riprodurre la celesta o strumenti simili, seguite a distanza di alcune battute dall’ingresso del basso elettrico. Il disegno ascendente della chitarra elettrica è affidato invece al timbro del glockenspiel, insieme al quale entra lo xilofono a raddoppiare l’ostinato, triplicato dopo 4 battute dalle chitarre.
Poi è la volta dell’organo, che introduce un nuovo disegno, sottolineato ritmicamente dall’ingresso della batteria. Qui la prima integrazione rispetto all’originale Profondo Rosso: i flauti replicano l’ostinato, ritoccato leggermente per una migliore integrazione ritmica e armonica col nuovo disegno dell’organo. Nella sezione centrale dello spartito viene ripreso l’ostinato dalle chitarre, raddoppiate dalle tastiere (celesta).
I soliti frammenti ascendenti anticipano la seconda poderosa entrata organistica. Ancora altre riprese di motivi già ascoltati, una seconda ascesa organistica, supportata dal progressivo fiorire dei flauti, che confluisce nel finale, cui sono state integrate le note di un altro brano dei Goblin realizzato per Dario Argento: Phenomena. Ad eseguirle la mano sinistra della celesta, e lo xilofono. La partitura è piuttosto complessa per allievi di Scuola Media, soprattutto a causa dell’alternanza tra ¾ e 4/4, degli ingressi sfalsati, e degli accenti spostati del basso. Richiede un discreto sforzo di concentrazione, ma il risultato finale potrebbe essere molto soddisfacente.
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