Molto poco si sa delle origini di questo popolarissimo canto natalizio. Pare affondino nei meandri del quindicesimo secolo, ma Adeste Fideles potrebbe anche essere nato un secolo prima se, anzichè accettare la tesi che lo vuole francese, si sposi l’idea possa essere stato concepito in Portogallo o in Inghilterra. In quel caso la datazione dell’originale potrebbe addirittura essere antecedente, di un centinaio d’anni.
Venite Fedeli è il titolo italiano. Ma il canto è anche molto conosciuto col suo nome inglese ‘O Come, All Ye Faithful’, che corrisponde al titolo riportato sul primo spartito stampato nel 1740 da John Francis Wade, destinato in particolar modo ad una colonia di cattolici che, in fuga dall’Inghilterra protestante, trovavano rifugio nella roccaforte francese di Douai.
ADESTE FIDELES (VENITE FEDELI)
Spartito gratis per 4 sassofoni e 2 trombe
Compositore: John Francis Wade
Arrangiatore: Maria Maiorana
Organico: Sassofono | Tromba
Genere: Canti Natalizi
L’arrangiamento che ci ha inviato Maria Maiorana si compone di due anime: la prima, tradizionale, la seconda jazz. Nella prima parte assistiamo ad una esecuzione di Adeste Fideles impostata sulla versione consolidata del corale omoritmico, solido e ieratico nella fusione perfetta di melodia e armonia. Sassofoni e trombe interpretano quindi linee tra loro molto simili.
Nella seconda parte, Venite Fedeli assume un colore più moderno e vivace, i disegni si diversificano notevolmente, le funzioni assegnate ai vari strumenti anche, e la scrittura sembra suggerire uno swing non indicato, ma probabilmente sottinteso (a patto che i piccoli interpreti di scuola media ad indirizzo musicale siano in grado di mantenerlo). La coda, inedita, quello swing lo richiede esplicitamente.