Nel 1995 irrompe nel panorama della musica new age un album di Karl Jenkins, intitolato Adiemus: Songs of Sanctuary. Sarà il primo di una serie di cinque, conclusa nel 2003 con Adiemus V: Vocalise. Tutti porteranno il nome di Adiemus, cui verrà affiancata qualche altra parola per distinguerli l’uno dall’altro ed evidenziarne la caratteristica o l’atmosfera principale. La prima canzone del primo album, si chiama Adiemus, ed in Italia è particolarmente nota perchè accompagnava l’ingresso di Madre Natura nel programma Ciao Darwin.
Gli strumenti originariamente impiegati nella partitura di questa canzone sono: flauto, archi, un gran numero di percussioni più o meno inusuali, ed un coro di voci bianche. Annoveriamo il coro tra gli strumenti perchè è questa la concezione della voce umana in musica secondo Jenkins: uno strumento tra gli altri, le cui note vengono espresse tramite vocalizzi e sillabe prive di significato. Adiemus stesso, che potrebbe sembrare latino, è in realtà un termine prodotto dalla fantasia dell’autore.
ADIEMUS
da Adiemus: Songs of Sanctuary
Partitura per Orchestra Scolastica
Compositore: Karl Jenkins
Arrangiatore: Giulio Dammiano
Organico: Voce, Coro, Flauto Dolce, Flauto, Clarinetto, Tromba, Fagotto, Violino, Chitarra, Pianoforte, Contrabbasso, Percussioni
Genere: Musica Contemporanea
Difficoltà: Intermedia
Il brano “Adiemus” da “Songs of Sanctuary” di Karl Jenkins è stato arrangiato dal M° Giulio Dammiano per essere eseguito da un’orchestra di Scuola Media ad Indirizzo Musicale. L’arrangiamento ha vinto il Secondo Premio alla IV edizione del Concorso Nazionale di arrangiamenti per Orchestre di Scuole Medie ad Indirizzo Musicale “FarMusica – Premio Rosa Anna Pantone”, organizzato dall’I.C. “G. Racioppi” di Moliterno (Potenza).
L’organico previsto in partitura comprende due voci soliste, sostenute dal coro, flauto dolce, tre linee di flauto traverso, due di clarinetto, una tromba in sib, una di fagotto, tre di violino, chitarra classica, chitarra acustica, pianoforte, contrabbasso, batteria e percussioni. Ottimale è la scelta della tipologia di brano che ha caratteristiche adatte alla esecuzione di orchestre scolastiche. La semplicità della forma, delle armonie, della melodia, dei ritmi interni rientrano ampiamente nei parametri e nei gradi di difficoltà consoni ad una orchestra giovanile. Il brano risulta in generale funzionale e la tonalità dello spartito è ben scelta in base all’organico.
Il carattere solenne e maestoso di Adiemus viene enfatizzato in maniera magistrale dal M° Dammiano, che cura con grande efficacia ogni aspetto ritmico e timbrico degli strumenti a propria disposizione. Chi vi scrive ha avuto il privilegio di ascoltare l’esecuzione dell’ensemble scolastico diretto dal M° Dammiano e ritiene doveroso riportare il forte impatto emotivo che il tutti orchestrale, unito al coro di voci bianche, ha provocato nella platea di ascoltatori, giovani e meno giovani.
I temi semplici e reiterati della partitura vengono trattati con dovizia magistrale attraverso una graduale crescita sonora che trova compimento attraverso le entrate strumentali che di volta in volta aggiungono volume e colore all’orchestra. Tutto ciò arricchito da una minuziosa cura delle sezioni ritmiche. L’arrangiamento del M° Dammiano richiama alla nostra memoria l’antesignano capolavoro di orchestrazione realizzato da Ravel nel suo Bolero, un paragone che scaturisce dalla capacità dell’arrangiatore di preparare il climax sonoro senza bruciare le tappe e senza né ritardare, né disattendere le aspettative di chi ascolta.
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