La forma più semplice (ABA), il numero di battute per tema più diffuso (quattro), una melodia infantile e minimale: questi sono gli ingredienti del successo della canzone tradizionale francese ‘Ah! vous dirai-je, maman’, conosciuta internazionalmente col titolo di ‘Twinkle Twinkle Little Star’. Secondo lo storico francese Henri-Irénée Marrou le note della canzone risalgono ad un canto pastorale del 1740, la cui musica fu pubblicata nel 1741, mentre il testo unitamente alla musica comparve in una raccolta francese qualche anno più tardi, nel 1774.
Il vero successo presso il grande pubblico, però, è esclusivamente merito di Mozart, il quale ascoltò la melodia presumibilmente durante il suo soggiorno parigino del 1778, e la utilizzò per le sue 12 variazioni su Ah! vous dirai-je, maman, la cui data di composizione fu inizialmente individuata nel 1778. Successivamente si pensò più plausibile Mozart avesse composto lo spartito tra il 1781 ed il 1782. Dopo Mozart, ad utilizzare questo tema furono grandi compositori quali Saint-Saens, nel Carnevale degli Animali (Fossili), Liszt, nel suo Album Leaf, ma se ci pensate un attimo, anche Louis Armstrong, per la sua celebre ‘What a wonderful world’, adottò come base il popolare tema francese.
AH! VOUS DIRAI-JE, MAMAN
Spartito per Violino e due Chitarre
Compositore: Tradizionale Francese
Arrangiatore: Botto
Organico: Violino, Chitarra (2)
Genere: Musica Classica, Canzoni Tradizionali
Difficoltà: Facile
Nell’arrangiamento del maestro Botto, realizzato per allievi di Scuola Media ad Indirizzo Musicale, le note di ‘Ah! vous dirai-je, maman’ vengono affidate esclusivamente al violino, mentre le due chitarre si dividono mansioni puramente armoniche, senza rinunciare ad una visione orizzontale delle linee.
La Chitarra 1, infatti, ha negli acuti degli accordi, la linea del tema della sezione A, mentre la Chitarra 2 realizza lo stesso tema una terza sotto, fornendo una semplice linea di basso. Lo spartito è molto semplice, come nell’originale, ma il risultato è assolutamente soddisfacente, se si pensa all’immediata fruibilità dell’insieme da parte degli allievi, e alla delicatezza della scrittura, che fornisce un esito musicale gradevolissimo.