TITOLO:
Metodo per lo studio del pianoforte
AUTORE:
James Bastien
EDITORE:
Edizioni Rugginenti
ANNO DI PUBBLICAZIONE:
1991
PRESENTAZIONE SINTETICA:
Il metodo Bastien è composto di 5 livelli, ognuno dei quali formato da libri sulla teoria, sulla tecnica, su brani generici, e su trascrizioni di repertorio classico. Dopo aver proposto i primi rudimenti riguardo lo spazio tastieristico, le indicazioni di metro, i valori, lascia che l’allievo faccia immediatamente esperienza dello strumento, aiutandosi con delle filastrocche che ne scandiscono i ritmi, rendendoli di più facile fruibilità.
Solo in una fase successiva la lettura del testo avviene su altezze definite con notazione tradizionale, per intervalli crescenti, e a partire da posizioni consolidate come quella di do (con le mani in posizione speculare ed i pollici a condividere il do centrale), e di sol. Per un lungo periodo iniziale le due mani non si sovrappongono, ma suonano ognuna per la durata di un rigo (in chiave di basso la sinistra, e di violino la destra), favorendo un meccanismo di identificazione timbrica ben definita.
Le due mani si sovrappongono solo in seguito all’assimilazione degli accordi, che consente un accompagnamento di facile esecuzione. La varietà tematica nella scelta dei brani accompagna la crescita di un orecchio musicale che si addentra in climi esotici o comunque inconsueti, oltre a quelli di familiare quotidianità.
Successivamente il metodo Bastien esplora varie tonalità (e dunque varie posizioni), infittendo ritmicamente la scrittura, ed affrontando accordi, intervalli, scale con sempre maggiori difficoltà esecutive ed interpretative, fino ad arrivare ad un buon livello di consapevolezza armonica.
Le illustrazioni sono legate al mondo dell’immaginario infantile, si fondono raramente al tessuto teorico del metodo, ma sottolineano felicemente le atmosfere di ogni brano.
PUNTI FORTI:
Il corpus del metodo Bastien per pianoforte è di così vasta portata da coprire in maniera sufficiente ogni tipo di elemento musicale, da quelli più tecnici-esecutivi a quelli di carattere più espressivo. Ha un impianto tale da consentire immediata applicabilità delle acquisizioni teoriche.
PUNTI DEBOLI:
Cristallizza inizialmente l’allievo sull’abitudine alle posizioni standard, le illustrazioni si mantengono infantili anche quando il livello raggiunto suggerirebbe un cambio di registro grafico, la parte tecnica non è all’altezza delle altre parti. Il primo approccio penalizza parzialmente la mano sinistra in favore della destra.