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Christmas Medley

    I canti di Natale offrono una straordinaria occasione per i nostri allievi. Temi e melodie che fanno parte del bagaglio sonoro di chiunque sin dalla più tenera età rendono più semplice l’assimilazione e più stimolante l’apprendimento, perchè rappresentano un invito a confrontarsi con versioni inedite derivate dagli arrangiamenti loro proposti. Per questa ragione è difficile immaginare un Natale nelle nostre scuole senza un Christmas Medley che si rispetti.

    Altro fattore d’interesse è l’eterogeneità di stili, generi, epoche, e origini geografiche. Molti dei canti più famosi hanno una storia complessa, che perde le proprie origini nella tradizione orale, prima di essere riportata su antiche raccolte di spartiti, partiture e testi. In altri casi la genesi dei canti prevede un concorso di coincidenze che trasforma canti pagani in canti religiosi. In altri casi ancora, canzoni moderne sono diventate classici natalizi grazie a successi commerciali di stampo internazionale.

    Christmas Medley | Partitura per orchestra scolastica

    Arrangiamento di De Bei

    Christmas Medley | Partitura per orchestra scolastica

    Arrangiamento di Anita Degano

    Christmas Medley | Partitura per orchestra scolastica

    Arrangiamento di: Marco Giuppone

    Christmas Medley | Partitura per orchestra scolastica

    Arrangiamento di: Marco Giuppone

    Christmas Medley | Partitura per orchestra scolastica

    Arrangiamento di: Marco Giuppone

    Christmas Medley | Partitura per orchestra scolastica

    Arrangiamento di Massimo Belmonte

    Dopo una breve introduzione in pieno e marziale spirito anglosassone, con Deck the Halls, il medley natalizio proposto dal Maestro Belmonte entra nella sua fase più giocosa, con Sleight Ride. O Tannenbaum potrebbe riportare il contesto su un piano meno brillante e più moderato, ma l’arrangiamento del popolare canto natalizio si smarca dalle sue origini teutoniche, e si manifesta in una veste più moderna, con batteria, armonie nuove, e fresche ornamentazioni. Segue The First Noel, questa volta una sorta di piccolo corale silenzioso, nel quale penetra il mondo fanciullesco del Natale grazie ai rintocchi del triangolo. Joy to the World conclude il medley, portando entusiasmo e il suo caratteristico slancio.

    Christmas Medley | Partitura per orchestra scolastica

    rrangiamento di Paolo Angelucci

    Una introduzione lunga oltre un minuto, al pianoforte, che del Natale non dà il minimo cenno. Dà invece l’idea sin da subito che nel giro di poco avverrà qualcosa di magico e speciale. E così è. Un Bianco Natale dai valori e dalle armonie eteree, improvvisamente si anima: una creatura del tutto nuova rispetto a quanto avevamo impresso nella memoria. Astro del Ciel in ritmo samba, prima in versione minimale (basso chitarra e violino), poi in versione orchestrale, dove i lunghi archi ammorbidiscono il ritmo, senza occuparsene. Una nuova introduzione che scandisce i rintocchi di un pendolo antico, porta la partitura sull’ultima citazione natalizia, questa volta per ricordare John Lennon.

    Christmas Medley | Partitura per orchestra scolastica

    Arrangiamento di Marco Mazzoleni

    Joy to the World

    L’introduzione di questo medley natalizio annuncia il carattere fortemente ritmico del primo brano. Sta per cominciare infatti un Joy to the World carico di nervature e rilanci, destinati a non far mai adagiare la melodia sui suoi valori lunghi. Là dove il tema rifiata, qualche strumento soffia sul fuoco.

    Adeste Fideles

    Un Adeste Fideles molto particolare è il secondo brano del medley di Mazzoleni. Scritto nella più tradizionale delle omoritmie, manda immediatamente fuori asse gli accenti, anticipando in più tratti le note corrispondenti. Poi viene affidato ad una compagine ristretta, rimbalzato su un’altra compagine ancora, e vivificato ulteriormente dall’intensificazione ritmica finale.

    Away in a Manger

    Di Away in a Manger viene presentato uno dei due temi più famosi. In questo spartito il canto natalizio diventa un dialogo tra flauto e chitarre, inizialmente, sfociando poi in un “tutti orchestrale” che sembra ultimare il medley, ma in realtà annuncia l’ultimo brano in programma.

    How Great Our Joy

    L’ultimo brano scelto è How Great Our Joy, un canto natalizio emblema delle tradizioni più antiche. La scrittura, anche in questo caso omoritmica, richiama atmosfere di grande circostanza, ma il finale un po’ scanzonato lascia un sapore di allegria, tutto da applaudire.

    Christmas Medley | Partitura per orchestra scolastica

    Arrangiamento di Francesco Iannitti

    Tu Scendi dalle Stelle

    Il primo dei tre canti natalizi di cui si compone questo Christmas Medley è Tu Scendi dalle Stelle. Le prime quattro battute, apparentemente introduttive, rappresentano in realtà la cifra stilistica adottata per la resa del brano natalizio di De Liguori. Cifra stilistica che sottolinea del 6/8 l’andamento cullante da impeccabile Ninna Nanna (l’originale è intitolato infatti Quanno Nascette Ninno)

    Fermarono i Cieli

    A seguire Fermarono i Cieli. Di questo brano natalizio, che porta la firma di Alfonso de Liguori come il precedente, si sono diffuse nel tempo una serie di versioni regionali, che ne hanno testimoniato il successo in territorio nazionale. L’origine partenopea è evidente a partire dal ritornello, ma nella partitura di Francesco Iannitti acquisisce progressivamente inediti armonici tali da svincolarsi dal contesto regionalistico.

    Adeste Fideles

    Il terzo brano previsto nel Christmas Medley intitolato “Fantasia di Natale”, è Adeste Fideles. In questa versione il popolare canto natalizio diventa occasione per far vivere agli allievi di Scuola Media ad Indirizzo Musicale sprazzi di grande intensità sonora, soprattutto in seguito a quegli slanci di crome o semicrome che sembrano condurre il discorso musicale su un piano sopraelevato.

    Christmas Medley | Partitura per orchestra scolastica

    Arrangiamento di Francesco Polletta

    Good King Wenceslas

    Il primo dei quattro canti natalizi di cui si compone questo Christmas Medley è Good King Wenceslas. La ieraticità del canto originale (smussata dal suono cristallino del glockenspiel) traspare nell’andamento isoritmico delle linee disegnate da Francesco Polletta, che utilizza questo tema come introduzione per la sua Fantasia Natalizia per Orchestra di Scuola Media ad Indirizzo Musicale.

    Hark! The Herald Angels Sing

    A seguire Hark! The Herald Angels Sing, che pur rispettando scrupolosamente la struttura armonica del brano, riesce ad innovarlo aggiungendo in partitura un accompagnamento di batteria, modificando parzialmente la linea melodica con l’integrazione al suo interno di valori lunghi non previsti, e organizzando momenti di improvviso svuotamento orchestrale, che lasciano scoperti (evidenziando di conseguenza) prima i pianoforti, e poi le chitarre.

    White Christmas

    Il terzo brano previsto nel Christmas Medley è White Christmas. Per quanto solo accennato, il tema è sviluppato a pieno organico, con l’accompagnamento combinato di pianoforte, chitarra e batteria, e le linee di flauto, clarinetto e glockenspiel che s’intrecciano a tessere con melodie e controcanti, un’armonia gradevolissima. Il disegno della batteria verrà riutilizzato a breve, per sostenere ritmicamente la sezione più movimentata di

    Jingle Bells

    A questo punto della partitura l’impatto sonoro della composizione diminuisce improvvisamente per lasciar spazio ad un duetto triangolo chitarra, che introduce il tema di Jingle Bells, cui fa seguito una ripetizione ad organico sempre ridotto, con spunti ed idee nuove. Altrettanto improvviso è il ritorno al pieno organico, segnato da un passaggio in fa maggiore, nel quale l’intera orchestra partecipa al ritornello natalizio più famoso di tutti i tempi, concluso con un augurio lanciato al pubblico, durante la pausa prima dell’accordo finale.

    Christmas Medley | Spartito per ensemble di fiati

    Arrangiamento di Francesco Martucci


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