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I segreti della comunicazione non verbale tra musicisti [VIDEO]

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    Un team di ricercatori dell’Università McMaster ha individuato una nuova tecnica per esaminare la coordinazione reciproca e intuitiva tra musicisti durante un’esibizione. Questa nuova metodologia è in grado talaltro di prevedere persino come ciascun musicista esprimerà la propria percezione musicale.

    I risultati, pubblicati sulla rivista Scientific Reports, forniscono quindi nuove informazioni su come i musicisti sincronizzano i loro movimenti in modo tale da suonare come una singola unità.

    Suonare in gruppo è un’impresa estremamente complessa“, questa la convinzione di Laurel Trainor, una delle autrici dello studio e direttrice del LIVELab presso la McMaster University dove è stato condotto il lavoro.

    il gryphon trio munito di sensori per la ricerca di livelab, mcmaster universirty

    In che modo i musicisti si coordinano tra loro per eseguire un brano musicale caratterizzato da improvvisi capovolgimenti di tempo e dinamiche? Essere in grado di coordinarsi significa prevedere in anticipo cosa faranno i musicisti con cui si sta suonando in modo tale da poter pianificare i propri movimenti per riuscire a esprimere contemporaneamente le stesse emozioni. Attendere per comprendere le azioni degli altri musicisti significa registrare un netto ritardo rispetto alla performance del brano“, queste le parole di Laurel Trainor.

    Per questo studio, i ricercatori si sono rivolti al Gryphon Trio, un acclamato ensemble di musica da camera. Ogni artista è stato dotato di sensori di Motion Capture in grado di riportare sullo schermo e digitalizzare i loro movimenti durante la performance di brani musicali allegri e/o tristi, una volta eseguiti con una forte connotazione espressiva, un’altra volta con un’intensità musicale inferiore.

    Grazie a specifiche tecniche matematiche, i ricercatori sono riusciti a misurare quanto i movimenti di ogni singolo musicista prevedessero quelli degli altri.

    Che stessero interpretando brani malinconici o vivaci, i musicisti sono riusciti ugualmente a prevedere e assecondare le intenzioni gli uni degli altri in misura maggiore durante le performance espressive, rispetto a quando i brani venivano “meno” interpretati.

    riproduzione digitale dei movimenti dei musicisti

    La nostra ricerca dimostra che siamo in grado di misurare la comunicazione emotiva che si instaura tra i musicisti analizzando i loro movimenti nel dettaglio ed evidenzia che raggiungere una stessa intesa emotiva richiede molta comunicazione“, queste le parole di Andrew Chang, uno degli autori più importanti dello studio.

    I ricercatori hanno voluto specificare inoltre che questa nuova tecnica può essere applicata anche in altri ambiti, come la comunicazione che si instaura tra i pazienti non verbali, la loro famiglia e gli operatori sanitari. E hanno sottolineato che stanno sperimentando questa stessa tecnica persino in uno studio inerente l’attrazione romantica.

    “I primi risultati indicano che la comunicazione misurata in movimenti corporei può prevedere quali coppie desiderano vedersi nuovamente“, queste le parole conclusive di Chang sull’interessante ricerca che promette di stupire gli appassionati di comunicazione non verbale.


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