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Danza della Fata Confetto (partitura per orchestra scolastica)

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    Quando Ivan Aleksandrovič Vsevoložskij, direttore dei Teatri Imperiali Russi, “chiese” a Tchaikovsky di musicare il balletto “Lo Schiaccianoci”, il popolare compositore russo si mise subito all’opera. Non aveva ancora terminato l’intera orchestrazione, che gli fu “chiesta” un’anteprima sinfonica del balletto, per meglio promuovere il prossimo evento. Nasceva, in anticipo rispetto alla prima del balletto, la Suite da Lo Schiaccianoci, e comprendeva già i brani che sarebbero diventati più celebri. Tra i tanti, la Danza della Fata Confetto.

    In partitura era previsto l’utilizzo di uno strumento particolare, la celesta, indicatissimo per ricreare atmosfere magiche e surreali, in linea col tema del balletto e col tema generale del Natale (festività nella quale si dipana l’intera trama dell’opera). Ecco la principale ragione per cui questo brano si presta bene ai due appuntamenti chiave di un’orchestra scolastica: il saggio di Natale e quello di fine anno. In entrambi i casi la Fata Confetto e la fantasia del pubblico danzeranno sulle indimenticabili note di Tchaikovsky.

    DANZA DELLA FATA CONFETTO
    da Lo Schiaccianoci di Tchaikovsky
    Partitura gratis per Orchestra Scolastica

    Compositori: Pyotr Ilyich Tchaikovsky
    Arrangiatore: Marco Giuppone
    Organico: Flauto, Violino, Clarinetto, Sassofono, Chitarra, Oboe, Corno, Fagotto, Pianoforte, Percussioni
    Genere: Canti Natalizi, Musica Classica

    La versione della Danza della Fata Confetto, inviataci da Marco Giuppone e pensata per una larga orchestra di Scuola Media ad Indirizzo Musicale, è strettamente confezionata sull’originale. Interessanti sono quindi gli escamotages studiati dall’arrangiatore per replicare o sostituire quelle diavolerie timbriche di Tchaikovsky che, per ragioni di difficoltà e organico, non sono riproponibili nelle nostre orchestre. Le idee non mancano.

    La partitura comincia con i pizzicati degli archi, guidati sul battere dal basso elettrico. Il tema principale della celesta è affidato a pianoforte e flauti, mentre l’intercalare del clarinetto basso (altro colore fondamentale nella tavolozza orchestrale di Tchaikovsky) è preso in consegna da clarinetto, violoncello, sassofono, oboe e fagotto, prima, e da clarinetto, violoncello e glockenspiel poi. Il glockenspiel, “la nostra celesta”, contribuisce invece ad alleggerire la parte del clarinetto basso.

    Il secondo tema della Danza della Fata Confetto è ancora una volta trasferito dalla celesta alla coppiata flauto-pianoforte; i famosi ribattuti delle viole passano al violino, meno cupi, più spensierati; le minacce accordali che incalzano sul finire dell’episodio, vengono caricate da basso elettrico e batteria; ed infine, gli arpeggi divaganti con cui la tensione dell’episodio sembra liberarsi, diventano incombenza di due sfortunati pianisti. La conclusione arriverà dopo una ripetizione integrale di quanto accaduto sinora in partitura, e una riproposizione ulteriore con i pizzicati raddoppiati in semicrome degli archi e di alcuni fiati.

    Tchaikovsky - Danza della Fata Confetto | Partitura gratis

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    Tchaykovsky Pyotr - Biografia Breve

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