“Fermarono i Cieli” è un canto natalizio composto da Alfonso de Liguori. Il testo fu pubblicato per la prima volta nel 1737, all’interno di una collezione chiamata “Canzoncine Divote”, con il titolo di “Maria contempla il SS. Bambinello che dorme”. Il testo prende spunto dal Vangelo Apocrifo di Giacomo, e precisamente dall’episodio nel quale le sfere celesti sospesero il loro corso al momento della nascita di Gesù.
Non esiste la partitura originale, ma sono state fatte alcune ipotesi circa le melodie utilizzate da Alfonso de Liguori. Per le strofe probabilmente utilizzò i bassi della cosiddetta Tarantella alla Carpinese. Il ritornello invece fu probabilmente ispirato da una tradizione orale consolidata, di cui però non ci è giunta traccia.
FERMARONO I CIELI
di Sant’Alfonso de Liguori
Partitura gratis per orchestra scolastica
Compositore: Alfonso Maria de Liguori
Arrangiatore: Raffaele Malena
Organico: Flauto, Clarinetto, Sassofono, Tromba, Chitarra, Violino, Pianoforte
Genere: Canti Natalizi
Di “Fermarono i Cieli” si ha ancora traccia grazie soprattutto alla tradizione orale. L’arrangiamento inviatoci da Raffaele Malena ci offre l’opportunità di riaccogliere questo brano nei nostri repertori natalizi, l’avessimo per caso dimenticato. Un arrangiamento scritto tra l’altro per organico largo, che comprende flauto, clarinetto, sassofono, tromba, chitarra, violino e pianoforte.
Lo spartito comincia con un equivoco ritmico tra l’accompagnamento della chitarra (apparentemente in 6/8) ed il 3/4 di melodia e controcanti. Non appena l’orecchio adegua l’andamento della chitarra al 3/4 della partitura, viene condotto ad una seconda, immediata novità, questa volta armonica: fa infatti la sua comparsa a battuta 12 la scala napoletana, che riporta il brano e l’ascoltatore alla terra d’origine di Alfonso de Liguori, se possibile ancora più chiara ed evidente nel ritornello.
Il timbro del flauto consente alla melodia del ritornello di stagliarsi nitidamente verso l’alto in questa sezione introduttiva, emergendo da volumi sonori ancora contenuti, grazie all’impiego limitato delle risorse orchestrali. Il pieno organico giunge con la prima ripetizione, e viene mantenuto fino alla conclusione del canto.