L’arrangiamento proposto dal M° Valter Protto, che nel titolo scelto rende omaggio alle proprie origini piemontesi ed al proprio maestro di Jazz (Riccardo Zegna, il quale definisce un “fritto misto” una massa informe senza capo né coda) è uno dei due brani con i quali il Maestro Protto si è aggiudicato il secondo premio alla V edizione del Concorso Nazionale di arrangiamenti “FarMusica-Premio Rosanna Pantone”.
Come riportato dallo stesso arrangiatore, Il brano nasce come una sorta di work-in-progress e nello stesso tempo come un pretesto per avere a disposizione una partitura d’insieme facile, accattivante e adatto ad essere eseguito da una classe prima di Scuola Media ad Indirizzo Musicale: impresa a dir poco titanica.
FRITTO MISTO ALLA PIEMONTESE, di Valter Protto
“Introduzione e 4 Variazioni
per Orchestra Semisinfonica di I Media
basate su un tema poco originale di 5 note”
Partitura gratis per Orchestra Scolastica
Compositore: Valter Protto
Arrangiatore: Valter Protto
Organico: Chitarra, Clarinetto, Percussioni, Pianoforte
Genere: Musica Contemporanea, Musica Classica
Difficoltà: Facile
Ne è nato Fritto Misto alla Piemontese, un caleidoscopio di stili e generi che fa da sfondo ad un tema semplice di 5 note (il tema poco originale) che Protto ha tentato di raggruppare sotto forma di Introduzione e 4 Variazioni. L’introduzione intitolata “Grande Entrada del Cuoco” in tempo di marcia è una citazione delle prime 8 misure della Marcia dallo Schiaccianoci di Tchaikovsky a cui fa seguito il Tema di 5 note enunciato dalla chitarra seguito da un “Tutti” dell’orchestra.
La prima variazione “Con swing” vede il tema avvolto dal ritmo dei piatti della batteria e dei bassi sincopati, con il classico anticipo. Il re maggiore, tonalità comoda per la chitarra, lascia lo spazio alla tonalità di sib, comoda invece per i clarinetti che intonano il tema. Questa alternanza Re Magg.- Sib Magg. sarà una costante per molte delle variazioni proposte in partitura. La seconda portata “Tempo di valzer” vede il tema trasformato in tempo ternario. L’orchestra accompagna con delicatezza lasciando un vago sapore bohémien di una Parigi fine ‘800. Presente la stessa modulazione Re/Sib.
Nella terza portata del Fritto Misto alla Piemontese viene inserito un Adagio nella tonalità di Re minore (comoda per tutti compresi i clarinetti che leggono Mi minore). Trattasi di una piccola scala “bachiana” eseguita dai pianoforti che funge da intro-prelude al tema affidato al clarinetto, accompagnato dal vibrafono. Il tutti dell’orchestra chiude l’episodio senza troppi scossoni.
La base ritmica dei bongos ci trasporta involontariamente in qualche Paese indeterminato del sud-America. La quarta e ultima variazione è tutta incastonata su uno dei “riff” di chitarra più famosi della storia del rock e del un gruppo che ha contribuito a scriverla, con grande “satisfaction” degli esecutori e del loro pubblico di genitori…