Capita a volte che da elementi musicali minimi nascano capolavori incontrastati la cui fama dura nei secoli. E’ il caso di molti grandi compositori della musica classica, ma la circostanza si verifica anche in generi musicali del tutto differenti. Jingle Bells, ad esempio, con la sua cellula ritmica di partenza, non solo è conosciuta in tutto il mondo, ma è alla base di un altro brano natalizio che ha fatto storia. Parliamo di Jingle Bell Rock.
Alla composizione di questo spartito contribuirono due personaggi pressoché sconosciuti, che ebbero la felice idea di riutilizzare la formula iniziale di Jingle Bells per creare una canzone nuova, in uno stile tipico degli anni ’50. Questi due personaggi erano James Ross Boothe (per la parte musicale), e Joseph Carleton Beal (per il testo). A completare l’opera ci pensò un mostro sacro come Bobby Helms, che interpretò Jingle Bell Rock per conto della Decca. Vi proponiamo oggi un arrangiamento per pianoforte a 4 mani adatto ad allievi di medio livello.
JINGLE BELL ROCK
Canto natalizio moderno
Spartito per Pianoforte a 4 Mani
Compositore: James Ross Boothe
Arrangiatore: GC
Organico: Pianoforte a 4 mani
Genere: Canti Natalizi, Canzoni
Difficoltà: Abbastanza Facile
Questo arrangiamento di Jingle Bell Rock, pensato per allievi di Scuola Media ad Indirizzo Musicale, comincia con una introduzione di quattro battute nella zona centrale del pianoforte, per poi spostare il pianoforte 2 su bassi più profondi (tramite scaletta discendente), ed il pianoforte 1 su un registro più acuto (ma non troppo), per dare maggiore risalto al tema. Occasionalmente vengono aggiunti elementi musicali nuovi per consentire alcuni cambi di registro finalizzati alla riproduzione dei timbri originali differenziati.
Il secondo tema fa la sua comparsa nello spartito sul levare di battuta 21, e consta di otto battute, le prime dedicate all’esposizione, le ultime dedicate alla reintroduzione del primo tema. Segue un ritornello che riporta il brano a battuta 5, lo ripercorre per intero, ed infine lo conclude con una battuta reiterata dal pianoforte 1 prima a 2 mani, poi con una sola, e sul finale nuovamente con due mani, con l’innesto sbarazzino di una scaletta cromatica discendente.
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