Roquemaure (Francia), 1843. L’organo della chiesa è stato rinnovato di recente, ed il parroco, in vena di festeggiamenti, chiede di creare un componimento natalizio a Placide Cappeu, un commerciante di vini con la passione per la poesia, ma completamente privo di interesse nei confronti della religione. Nascono così le parole di O Holy Night (in francese Cantique de Noël), con titolo originale: “Minuit, chrétiens”.
Poco dopo da questa poesia nasce lo spartito, grazie al lavoro di Adolphe Adam, che mette in musica il testo poetico di Cappeu. La prima esecuzione pubblica risale al 1947, quattro anni dopo, nella chiesa di Roquemaure. Il canto natalizio è più noto con il titolo di O Holy Night perchè John Sullivan Dwight ebbe l’intuizione di tradurre in inglese il testo di Cappeu, e mandare in stampa nel 1855 la sua edizione.
O HOLY NIGHT
Canto natalizio inglese
Partitura gratis per Orchestra Scolastica
Compositore: Adolphe Adam
Arrangiatore: GC
Organico: Chitarra, Flauto, Pianoforte, Violino
Genere: Canti Natalizi
Difficoltà: Intermedia
L’arrangiamento elaborato da Giuseppe Cataldi per allievi di Scuola Media ad Indirizzo Musicale prevede un organico orchestrale così composto: due linee di flauti, due linee di violini, due linee di chitarre, una di basso, ed uno o più pianoforti a 4 mani. O Holy Night fornisce materiali tematici sufficienti a fare in modo che tutti, in orchestra, realizzino chi più chi meno linee di rilievo.
La partitura comincia con un arpeggiato al pianoforte e dei rintocchi di chitarra. Il tema giunge poche battute più tardi, condotto dal flauto 1. Una seconda esposizione del tema segna anche l’ingresso, con linee nuove, di flauto 2 e violini, i quali rimangono subalterni alla melodia principale, ma cominciano a farsi largo nell’organico, già precedentemente arricchito con l’ingresso del basso.
Il momento nel quale il flauto 2 e il violino cominciano a guadagnare la scena in maniera più decisa coincide con l’episodio cuscinetto tra i due temi dello spartito. Si tratta di un intermezzo brioso, reso più effervescente dai disegni saltellanti del pianoforte, che perdureranno anche quando l’atmosfera di O Holy Night verrà modificata, con l’ingresso del secondo tema, più lirico.
Questa volta sono i flauti 2 ed i violini a realizzarlo, mentre il flauto 1 si può lasciar andare liberamente a linee di carattere improvvisativo. Nella seconda parte del secondo tema, i flauti invertono i propri ruoli: il flauto 1 torna a gestire la linea tematica, il flauto due prende in consegna il controcanto. La partitura si svuota progressivamente, a sottolineare questo duetto, e la conclusione del brano.