Finchè nel 1999 non fu scoperta la versione per pianoforte della Suite per Orchestra Jazz n.2 di Shostakovich, si ritenne a torto questa composizione fosse quella nota oggi con il nome di Suite per Orchestra di Varietà. All’interno della Suite per Orchestra di Varietà, una serie di otto brani provenienti nella maggior parte dei casi da altre opere di Shostakovich. Tra questi, il Valzer n.2 in do minore e mi bemolle maggiore, uno dei pezzi più famosi del compositore russo, e al contempo uno dei più famosi dell’intera musica classica.
La Suite per Orchestra di Varietà comprende al suo interno, come detto, otto brani. Il settimo è un valzer, il secondo in partitura, e le prime note della sua melodia principale ricordano molto da vicino quelle del primo valzer presente nella Suite per Orchestra Jazz n.1 (del 1934). Molto più evidente la derivazione dal valzer presente nella Suite “Il Primo Contingente” (del 1956). Quella melodia colpì a tal punto Kubrik che la usò in varie scene del suo film Eyes Wide Shut, amplificandone la notorietà ad un pubblico più vasto.
VALZER N.2 di SHOSTAKOVICH
dalla Suite per Orchestra di Varietà
Partitura gratis per orchestra scolastica
Compositore: Dmitri Shostakovich
Arrangiatore: Alessandro Manara
Organico: Flauto, Violino, Chitarra, Pianoforte, Percussioni
Genere: Musica Classica
Difficoltà: Abbastanza facile
La versione di Alessandro Manara del Valzer n.2 di Shostakovich, arrangiato per orchestra di Scuola Media ad Indirizzo Musicale, comincia con l’evidenza ritmica delle quattro battute iniziali. E poi, quello che avrebbe dovuto essere il tema dei sassofoni, viene intonato dai flauti, mantenuti in un registro basso, accompagnati dalle armonie danzanti di chitarre e pianoforti. Per la seconda parte del tema, il primo pianoforte raddoppia le battute più liriche, la chitarra quelle più tensive, producendo lo stacco timbrico che si verifica anche nell’originale.
Per il ritorno tematico, la partitura viene gonfiata di un pieno orchestrale al quale partecipano per la prima volta i violini e le percussioni. La melodia è affidata a flauto, violino 1, e pianoforte 1, l’accompagnamento viene segmentato tra gli altri strumenti. La seconda parte del tema, dopo un assolo di flauto, si fa più minacciosa della prima volta, grazie ai timpani e ai bassi del secondo pianoforte.
Si passa ora, con stacco netto, come si trattasse dell’intermezzo in un ABA, al terzo tema del valzer (qui secondo). Anche il timbro orchestrale è inedito. Il Valzer n.2 di Shostakovich in questo punto diventa sottile: la melodia, cristallina, al pianoforte, raddoppiata alla terza dall’altro pianoforte; l’accompagnamento diviso tra i bassi della chitarra e i pizzicati degli archi; il flauto si esibisce in arpeggini di colore. Una parentesi sospesa, prima che lo spartito torni al re minore del primo tema, andando poi a concludere.